EVENTI - Kanayo F. Nwanze
L’ITALIA CON L’ONU CONTRO L’EMERGENZA CIBO

- Ara Pacis Augustae - Roma


​​Interventi di
Franco Frattini, ministro Affari Esteri
Manoj Juneja, vicedirettore generale FAO
Kanayo F. Nwanze, presidente International Fund for Agricultural Development (IFAD)
Josette Sheeran, direttore esecutivo World Food Programme (WFP)
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”

Dal settembre 2010 nel Corno d’Africa ha smesso di piovere. Una siccità che sta flagellando una delle zone più povere del pianeta, con una ricchezza procapite che in alcuni casi non raggiunge i 100 $ l’anno. Che cosa si può fare? Intanto, bisogna realizzare interventi mirati, che consentano alla popolazione di Etiopia, Gibuti, Kenya e Somalia di superare questo momento di crisi gravissima. Poi, agli interventi emergenziali bisogna aggiungere quelli programmatici, che consenta a questi Paesi di costruirsi un futuro più solido.
Ma la tragedia che sta vivendo il Corno D’Africa non è isolata, dal momento che la malnutrizione e la difficoltà a reperire cibo sono un problema che riguarda un miliardo di persone circa (un sesto della popolazione totale). E  il contributo, importante, offerto dalle moderne tecnologie – che hanno permesso di abbattere i costi di produzione del cibo – ha però, come rovescio della medaglia, il depauperamento delle risorse idriche e l’introduzione nell’ambiente di sostanze tossiche. A ciò va aggiunto che, a fronte di una parte consistente del mondo che soffre la fame, ce n’è un’altra di eguale estensione che mangia troppo. Il che non rappresenta solo uno spreco, ma anche un pericolo per la salute. Occorre, è evidente, riuscire a raggiungere una più equa distribuzione delle risorse alimentari. E per capire come centrare questo obiettivo, abbiamo invitato autentici numeri uno.

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